"Quando infine aprimmo la porta e trovammo il tempio nelle profondità della terra sotto la città, pensammo che fosse una scoperta grandiosa.
Ci aspettavamo ricchezze, conoscenza, un'esplosione di cultura. Ma quello che in realtà trovammo furono rovina e follia. Non era solo un tempio, era in realtà una tomba: qui divinità antichissime erano sepolte, tra altari adornati da orribili idoli e geometrie così sbagliate nelle proporzioni che nessun uomo poteva rimanere saldo in quelle sale decrepite."
Il Gioco
In questo skirmish wargame dalle atmosfere fantasy oscure, gotiche e di chiara ispirazione lovecraftiana, ciascun giocatore è chiamato a prendere il controllo di una banda di guerrieri e a combattere nelle profondità del Tempio Sepolto per guadagnarsi il favore di mostruose divinità. (Cthulhu, sei proprio tu? Non avevamo detto di non vederci più?).
Cosa serve per giocare a Altar of the Dead Gods?
Si parte ovviamente con il regolamento di gioco. Poi una manciata di dadi a sei facce, una plancia e alcuni scenici che rappresentino il Tempio Sepolto, alcuni segnalini per tenere traccia dei danni e altri status, carte da gioco che illustrino statistiche e abilità, e infine alcune miniature per le bande di guerrieri. E qui viene il bello, uno dei pezzi forti di tutta l'architettura di Altar of the Dead Gods. PWork infatti invita ciascun giocatore a utilizzare le miniature... già in suo possesso! Che provengano da altre grandi e note compagnie, che siano state stampate in 3D o assemblate con pezzi di scarto dagli stessi appassionati, non ci sono problemi! Vanno tutte benissimo. L'intenzione qui è di permettere a tutti di iniziare a giocare fin da subito (o comunque in brevissimo tempo) con quello che si ha a disposizione tra le proprie mani. Bastano infatti 7 modelli per ciascuna banda.
Le fazioni di Altar of the Dead Gods
E veniamo alle bande. Al momento sono sei le fazioni disponibili: Vampiri, Cacciatori, Streghe del Sangue, Pellegrini della Chiesa, Cultisti e Valzer Decadente. Ciascuna con il proprio stile di gioco e la propria estetica. Per comporre una banda bisognerà scegliere 4 servitori, la truppa che svolge il lavoro sporco, e 3 eroi, i protagonisti della caccia pronti ad arraffare il bottino.
Il gioco
Quindi, ricapitolando, abbiamo le regole, il campo da gioco, le nostre bande, carte, dadi e segnalini vari... cosa resta da fare? Scegliere una missione! Il regolamento ne contiene cinque, una prima missione introduttiva per imparare a mettere in pratica le regole e fare un po' di esperienza e altre quattro più elaborate. Ogni missione riporta una mappa che illustra dove sistemare gli elementi scenici, gli obiettivi (altari, santuari e reliquie) e altri eventuali segnalini supplementari. Infine, ogni missione vi spiega in dettaglio quali sono le condizioni per aggiudicarsi la vittoria della partita.
Tiriamo le somme
Per concludere, le regole appaiono molto semplici, sintetiche e intuitive (complessivamente le pagine del regolamento dedicate alle meccaniche di gioco sono 25, consultabili in brevissimo tempo). Iniziare a giocare in fretta sembra essere stato proprio uno dei concetti cardine dei creatori di Altar of The Dead Gods, Paolo Boracchi (Game Designer) e Michele Finelli (Direzione Editoriale). E per salutarvi, vi lasciamo proprio alle loro parole per spiegare il senso dell'intero progetto.
"Per il Signore Oscuro! Un altro gioco di schermaglie? Perché mai? Perché è divertente! Altar of the Dead Gods è un wargame fantasy-lovecraftiano, nato da una serie di incubi insostenibili avuti dopo una strana pizza ai funghi. Ecco qui, dunque, un gioco di schermaglie per due giocatori, veloce e sanguinoso che vi aiuterà a saziare la vostra sete di conoscenze arcane e proibite!"